CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI AL SUD
Fino al 31.12.2023 è riconosciuto di un credito d’imposta alle imprese che effettuano gli investimenti in alcune regione del Sud Italia.
Sono beneficiarie tutte le imprese, di qualsiasi dimensione e natura giuridica, compresi gli Enti non commerciali per la parte dell’attività commerciale eventualmente esercitata.
Sono esclusi i soggetti che operano nei seguenti settori:
- Industria siderurgica;
- Carbonifera;
- Costruzione navale;
- Fibre sintetiche;
- Trasporti;
- Produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
- Settore creditizio e finanziario, assicurativo;
Il credito d’imposta è concesso per l’acquisizione, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di:
- Beni strumentali;
- Macchinari;
- Impianti e attrezzature;
Il bene oggetto dell’investimento deve essere nuovo e destinato a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni del Sud Italia, (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).
Non rientrano nella categoria dei beni strumentali, i seguenti beni:
- Merce destinati alla vendita;
- Assemblati.
La misura del credito d’imposta è pari al:
- 20% per le piccole imprese;
- 15% per le medie imprese;
- 10% per le grandi imprese.
Nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016 (per vedere elenco clicca QUI) il credito è attribuito nella misura del:
- 45 per cento per le piccole imprese;
- 35 per cento per le medie imprese;
- 25 per cento per le grandi imprese.
I soggetti che intendono avvalersi del credito d’imposta devono presentare apposita comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate (download), esclusivamente in via telematica, mediante l’apposito software disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate la quale comunica l’autorizzazione per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta, qualora non sussistano motivi ostativi.
Il credito d’imposta è utilizzabile con il Modello F24 esclusivamente tramite Entratel o Fisconline, pena il rifiuto dell’operazione di versamento, a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.
Il credito d’imposta Mezzogiorno è cumulabile con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che il cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline di riferimento. In particolare, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate (risposta all’interpello numero 360 del 16 settembre 2020), è cumulabile con il Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali (per vedere agevolazione clicca QUI) a condizione che non venga superato il costo sostenuto per l’investimento.