AL VIA I CONTROLLI SUGLI ETS
Il 15 settembre 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali 7 agosto 2025, n. 125, che disciplina in dettaglio le modalità con cui verranno svolti i controlli sugli Enti del Terzo Settore (ETS).
Si tratta di un passo molto importante, perché completa l’attuazione degli artt. 93 e 96 del Codice del Terzo Settore (D.lgs. 117/2017) e stabilisce come, quando e da chi gli enti iscritti al RUNTS dovranno essere vigilati.
Il decreto prevede che ogni ETS sia sottoposto a controllo almeno una volta ogni tre anni al fine di:
- verificare che l’ente mantenga i requisiti per rimanere iscritti nel RUNTS;
- accertare il perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale indicate nello statuto;
- controllare che rispetti gli obblighi derivanti dall’iscrizione, come la corretta gestione dei bilanci e la trasparenza delle attività.
I controlli riguarderano:
- Associazioni di promozione sociale (APS);
- Organizzazioni di volontariato (ODV);
- Enti filantropici;
- Reti associative;
- ETS “generici”.
Saranno invece esclusi controlli su:
- le imprese sociali, che hanno già un proprio regime di vigilanza ministeriale;
- le società di mutuo soccorso, vigilate dal MIMIT.
I controlli potranno essere svolti da:
- Uffici del RUNTS, che avranno competenza sia per controlli ordinari sia straordinari;
- Reti Associative Nazionali e Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), ma solo per i controlli ordinari e a condizione che siano stati accreditati dal Ministero del Lavoro.
I controlli opereranno a due livelli:
- Controlli ordinari al fine di verificare requisiti, finalità e adempimenti contabili, effettuati almeno una volta ogni triennio a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo all’iscrizione nel RUNTS;
- Controlli straordinari che possono attivarsi in casi particolari come ad es. segnalazioni di possibili irregolarità, anomalie riscontrate nella documentazione inviata, necessità di approfondire aspetti emersi durante i controlli ordinari.
Le verifiche saranno:
- Documentali: analisi di bilanci, verbali, rendiconti e statuto;
- Ispettivi: sopralluogo presso la sede dell’ente per esaminare i documenti originali e osservare le attività.
In caso di irregolarità le conseguenze potrebbe essere:
- Invito a regolarizzare le irregolarità sanabili entro 30-90 giorni;
- Diffida a sistemare la situazione entro 30-180 giorni;
- Cancellazione dal RUNTS, per i casi più gravi o per mancata regolarizzazione con conseguente perdita della qualifica di ETS e dei benefici fiscali.
Il Decreto ha introdotto, inoltre, la previsione di:
- Una procedura semplificata dei controlli per gli enti più piccoli, cioè quelli che nel triennio precedente non abbiano superato i 60.000 euro di entrate complessive annue.
- Controlli più frequenti e approfonditi per gli enti più grandi, più complessi o con precedenti irregolarità
Il ns Studio è a disposizione per assistere gli ETS in tutti gli adempimenti al fine di limitare i rischi di sanzioni a seguito di controlli da parte degli organi preposti.