RIMBORSI FINO A 400 EURO PER I VOLONTARI, ECCO COME FARE
La figura del volontario sportivo può essere definita come colui che, senza fini di lucro e per spirito volontaristico, mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per lo svolgimento delle attività sportive gestite dal un’ASD/SSD.
Le ASD/SSD che si avvalgono dell’opera di volontari devono assicurare la loro opera per il rischio di responsabilità civile verso i terzi.
I volontari non possono essere in alcun modo retribuiti per l’opera da loro svolta ma possono ricevere dall’ASD/SSD rimborsi “forfettari” per le spese sostenute per le attività da loro svolte, anche nel proprio Comune di residenza, nel limite complessivo di 400 euro mensili.
Tuttavia, tale possibilità è subordinata a precisi requisiti:
- I rimborsi possono essere erogati solo in occasione di manifestazioni ed eventi sportivi riconosciuti dalle Federazioni sportive nazionali, dalle Discipline sportive associate, dagli enti di promozione sportiva, anche paralimpici, dal CONI, dal CIP e dalla società Sport e salute Spa.
- Le Federazioni e gli altri enti affilianti l’ASD/SSD devono stabilire con proprie deliberazioni le tipologie di spese e le attività di volontariato per le quali è ammessa questa modalità di rimborso.
Per utilizzare lo strumento del rimborso “forfetario” le ASD/SSD devono attenersi alle indicazioni della propria Federazione sportiva o altro Ente affiliante in tema di:
- Individuazione delle manifestazioni sportive che consentono l’erogazione del rimborso;
- Tipologia di attività che i volontari possono svolgere;
- Tipologie di spesa rimborsabili.
Le decisioni assunte da Federazioni o Enti affilianti in tali ambiti sono spesso diverse da caso a caso. La Federazione della vela, ad esempio, considera meritevoli di rimborso i volontari che si dedicano al trasporto di persone o cose in occasione di un evento sportivo o manifestazione, all’accoglienza durante gli eventi sportivi o manifestazioni organizzate dall’affiliato o alla sicurezza, manutenzione e custodia dei luoghi e delle attrezzature e degli impianti dove è svolto l’evento sportivo o manifestazione. Altre Federazioni (ad esempio, Federazione biliardo e bowling) prevedono che i volontari, sempre ai fini del rimborso forfettario, debbano svolgere attività tecniche (es. direzione arbitrale, direzione di gara, istruttore, ecc.).
Il rimborso può essere corrisposto solo in relazione alla specifica attività sulla quale sia intervenuta una delibera da parte della Federazione o Ente affiliante. Non è possibile rimborsare il volontario che non abbia prestato le attività espressamente prevista nell delibera. Resta inteso che i volontari potranno svolgere anche mansioni non previste, ma, in questo caso, nessun rimborso potrà essere erogato.
Entro la fine del mese successivo al trimestre di svolgimento delle prestazioni del volontario, le ASD/SSD devono comunicare al RASD (Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche):
- I nominativi dei volontari sportivi che ricevono i rimborsi forfettari;
- L’importo corrisposto a ciascuno.
Accedendo al RASD con le proprie credenziali bisogna selezionare la funzione “volontari” ed inserire:
- Il codice fiscale della persona che ha svolto l’attività di volontario;
- Tipologia di attività svolta ricavabile dal codice attività specifico, già trasmesso al RASD dalla Federazione o Ente affiliante;
- Importo del rimborso a forfait erogato;
- Data di pagamento.
Tuttavia, per attività diverse da queste manifestazioni ed eventi riconosciuti, come i corsi sportivi tenuti da volontario, resta valida la possibilità di rimborsare le spese effettivamente sostenute e documentate (a piè di lista) per vitto, alloggio, viaggio e trasporto, purché tali spese siano sostenute in occasione di prestazioni effettuate fuori dal territorio comunale di residenza del volontario.
È importante che l’organo amministrativo dell’ASD deliberi preventivamente sulle tipologie di spese e sulle attività di volontariato per le quali è ammesso il rimborso.