11 Febbraio 2019 – Info Pillole
NUOVA SCADENZA ASD/SSD – OBBLIGO PUBBLICITA’
Il 28.02.2019 scade il termine per i nuovi obblighi si pubblicità e trasparenza posti a carico degli Enti No Profit chiamate a pubblicare sul proprio sito web (o su profili social) informazioni relative ad aiuti ricevuti da Enti Pubblici nel corso del 2018 (sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti, vantaggi economici). Le comunicazioni dovranno riguardare somme non inferiori a 10.000 euro. Criticità sorgono sulla corretta interpretazione del concetto di “vantaggi economici” ricevuti. Potrebbe esserlo ad esempio un immobile concesso da un Ente Pubblico in comodato gratuito? Come quantificare il valore del vantaggio?? … Dimenticavo, per gli enti no profit che non ottemperano all’obbligo citato non sono previste sanzioni … Cui prodest?
RIFORMA DEL TERZO SETTORE
Entro il prossimo 3 agosto 2019 ASD, ONLUS, APS e ODV, dovranno adeguare i propri statuti alle disposizioni contenute nella Riforma del Terzo Settore (D.Lgs 117/2017) al fine di poter accedere al RUNTS (Registro Unico) e godere delle agevolazioni introdotte dalla Riforma. Mentre per le sportive si suggerisce un’attenta valutazione sulla convenienza di questo passaggio, per le altre Associazioni la strada sembra obbligata. In mancanza queste ultime potranno godere solo di limitate agevolazioni fiscali (esenzione dei corrispettivi che non eccedono i costi e delle entrate che provengano da raccolte occasionali di fondi e contributi pubblici).
COMPENSI SPORTIVI AI DIPENDENTI PUBBLICI
I dipendenti pubblici possono fare gli istruttori sportivi presso le ASD/SSD?? La risposta è “NI”. Il comma 23 dell’articolo 90, legge 289/2002, stabilisce che i dipendenti pubblici possono prestare la propria attività in ambito sportivo (dilettantistico) nel rispetto delle seguenti condizioni: • fuori dall’orario di lavoro; • a titolo gratuito; • fatti salvi gli obblighi di servizio; • previa comunicazione all’amministrazione di appartenenza. Viene inoltre specificato che ai dipendenti pubblici, al fine di garantire il carattere gratuito dell’attività da loro prestata a favore dell’associazione, possono essere riconosciuti esclusivamente le indennità e i rimborsi di cui all’articolo 67, comma 1, lettera m), Tuir (esentasse fino a 10.000 euro anno).